I miracoli di Gesù

(039)

Guarigione del figlio dell'ufficiale regio (151.1)

(A Cana, in casa di Susanna, nel luogo del primo miracolo)

..... entra un uomo bene vestito che si prosterna ai piedi di Gesù.
"Chi sei? Che vuoi?"
Mentre questo ancora sospira e piange, il padrone di casa tira Gesù per un lembo della veste e sussurra: "E' un ufficiale del Tetrarca. Non ti fidare troppo."
"Parla dunque. Che vuoi da me?"
"Maestro, ho saputo che sei tornato. Ti attendevo come si attende Iddio. Vieni subito a Cafarnao. Il mio maschio giace tanto ammalato che le sue ore sono contate. Ho visto Giovanni tuo discepolo. Da lui ho saputo che Tu eri diretto qui. Vieni, vieni subito prima che sia troppo tardi."
"Come? Tu che sei servo del persecutore del santo d'Israele puoi credere in Me? Non credete al Precursore del Messia. Come potete credere nel Messia, allora?"
"E' vero. Siamo in peccato d'incredulità e di crudeltà. Ma abbi pietà di un padre! Io conosco Cusa. E ho visto Giovanna. Prima e dopo il miracolo l'ho vista. E ho creduto in Te."
"Già! Siete una generazione tanto incredula e perversa che senza segni e prodigi non credete. Vi manca la prima qualità necessaria ad ottenere il miracolo."
"E' vero! E' tutto vero! ma lo vedi.... Io credo in Te ora, e ti prego: vieni, vieni subito a Cafarnao. Ti farò trovare una barca a Tiberiade perchè Tu venga più veloce. Ma vieni, prima che il mio bambino muoia!" e piange desolatamente.
"Io non vengo per ora. Ma va' a Cafarnao. Tuo figlio da questo momento è guarito e vive."
"Dio ti benedica, mio Signore. Io credo. Ma, poichè voglio che tutta la casa mia ti festeggi, vieni poi a Cafarnao, nella mia casa."
"Verrò. Addio. La pace sia con te."